Classico è quel vino di cui solitamente senti dire: “sto ribevendo” e mai “sto bevendo”.
La classicità è ricchezza per chi l’ha incontrata e amata; un vino classico è ricchezza per chi lo ha bevuto e amato, specie per chi ha scelto d’incontrarlo e berlo nelle migliori condizioni.
Un vino classico esercita una meravigliosa influenza sul gusto, sia quando s’impone come indimenticabile, sia quando resta nascosto nella memoria acquisendo i connotati di inconscio collettivo o individuale.
Ogni volta che si beve, un vino classico è una scoperta.
Un vino classico porta su di sé le bevute che lo hanno preceduto e dietro sé tutta la cultura materiale ed immateriale che lo ha prodotto.
Un vino classico genera costantemente su di sé, un pulviscolo di discorsi critici ed analisi.
Un classico è quel vino che si conosce a menadito per sentito dire, e nonostante ciò lo si trova inedito ed inaspettato quando lo si beve davvero.
Un classico è quel vino che ti definisce in rapporto o anche in contrasto con lui.
Un vino classico si configura come rumore di fondo anche quando le mode del momento virano in tutt’altra direzione.
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